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FAQ

Tutte le risposte sul mondo delle stufe.

Informazioni per l'acquisto

Puoi recarti dai nostri rivenditori per ricevere tutte le informazioni utili sui nostri prodotti e il loro acquisto. Puoi trovare il rivenditore più vicino a te a questo qui.

Il calcolo approssimativo del fabbisogno energetico dell’ambiente deve tenere in considerazione le caratteristiche interne del fabbricato ed anche alcuni fattori esterni all’abitazione:
a) Fattori interni: tipologia di serramenti, spessore degli isolamenti e delle pareti, tipologia di materiali costruttivi, presenza di vani scale, pareti con ampie vetrate, soffitti elevati, ubicazione del volume da riscaldare rispetto ad altri volumi adiacenti riscaldati o non riscaldati, ecc.
b) Fattori esterni: posizione geografica, temperatura media esterna, esposizione ai punti cardinali, velocità del vento, latitudine, altitudine, ecc.
Si deve tenere in conto che il coefficiente che normalmente viene usato si determina a seconda delle condizioni reali che di volta in volta si presentano.
Semplificando sono richieste:
da 0,035 a 0,05 kW per metro cubo in un ambiente ben isolato.
da 0,05 a 0,06 kW per metro cubo in ambiente scarsamente coibentato.

Esempio di calcolo approssimativo del fabbisogno energetico per riscaldare un determinato volume a 18/20°C
Per prima cosa, devi ricavare il volume (metri cubi) da riscaldare. Per conoscere il volume, devi moltiplicare le tre dimensioni della stanza, ovvero la superficie in metri quadrati per l’altezza delle pareti.
Esempio: con una superficie di 100 mq e soffitti di 2,70 m, il volume è 100 m² x 2,70 m = 270 m³.
Nell’ipotesi di un ambiente con un buon grado di isolamento si può optare per un valore medio (coefficiente) di 0,045 kW. 270 (volume) X 0,045 (kW) = 12,15 kW necessari (10.500 kcal/h) Conversione 1kW = 860 kcal/h

Per una corretta verifica e calcolo sul fabbisogno degli ambienti da riscaldare si raccomanda comunque di affidarsi ad un termotecnico (vedi “NORMATIVE DI RIFERIMENTO”).

Non è possibile acquistare direttamente da noi. I prodotti Superior sono venduti esclusivamente attraverso una rete di rivenditori. Puoi trovare il rivenditore più vicino a te qui.

Al momento, non è possibile acquistare i nostri prodotti online.

Per politica aziendale, non pubblichiamo i prezzi dei nostri prodotti. Questa scelta si basa sul fatto che oltre al prodotto, il cliente deve essere in possesso di tutti gli elementi utili alla posa funzionale del prodotto quale il canale da fumo, la canna fumaria, la presa d’aria esterna … le opere di installazione. Per avere dunque un preventivo attendibile consigliamo di rivolgersi ai nostri rivenditori che potranno svolgere un sopralluogo tecnico e individuare il prodotto più adatto te. Puoi trovare il rivenditore più vicino a te qui.

Con l’acquisto di un bene automaticamente vengono riconosciuti al consumatore diritti previsti dal Codice del Consumo italiano (D.lgs. 6 settembre 2005, n.206), per come aggiornato dal Decreto Legislativo 4 novembre 2021 n. 170 (di recepimento della Direttiva UE 2019/771).
Superior offre ai propri cliente la possibilità di godere di una garanzia convenzionale che sarà possibile attivar e in modo gratuito all’indirizzo web riportato nel coupon posto a corredo del prodotto.
Il consumatore dovrà registrarsi inserendo i propri dati anagrafici e successivamente i dati del prodotto acquistato. Le due informazioni comprovate della prova di acquisto attiveranno la garanzia convenzionale del produttore denominata Easy Life.
La garanzia convenzionale Easy Life prevede la sostituzione o riparazione gratuita delle parti riconosciute difettose all’origine per vizi di fabbricazione.
Con Easy Life per la parte strutturale del monoblocco saldato la garanzia viene estesa gratuitamente a tre anni.
La Garanzia non opera quando i vizi sono dovuti a: negligenza o trascuratezza nell’uso; impropria manutenzione; installazione non conforme o compiuta da personale non abilitato ai sensi delle normative vigenti; danni occorsi durante il trasporto; qualsiasi altro vizio non imputabile a difetti di fabbricazione.

Dal 15 ottobre 2014 è un obbligo di legge dotarsi del nuovo libretto per ogni impianto di climatizzazione invernale ed estiva degli edifici, secondo quanto disposto dal DPR 74/2013, art. 7, c. 5.
Il nuovo libretto sostituisce il vecchio “libretto di caldaia”.
Nel libretto di impianto per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici si può ritrovare tutta la storia di un impianto termico: di che sistema si tratta, quando è stato installato, di quali interventi ha avuto bisogno.
È più di un “documento di identità” perché, oltre alle caratteristiche tecniche e identificative delle macchine impiegate, nel libretto di impianto per la climatizzazione sono registrate tutte le modifiche che l’impianto ha subito nel tempo, così come la sostituzione di parti o componenti. Possiamo dire allora che si tratti di una sorta di “Diario di bordo” dell’impianto. Infatti, il libretto è l’unico documento che, se aggiornato correttamente, può garantire che il tuo impianto termico sia a norma, perfettamente funzionante ed efficiente dal punto di vista energetico.
Per ogni impianto deve essere designato un responsabile; normalmente è il proprietario dell’abitazione o dell’immobile. Va predisposto e compilato quando si installa un nuovo impianto termico o in occasione del primo intervento di controllo e manutenzione svolto da personale abilitato.
Da quel momento il responsabile d’impianto dovrà tenerlo sempre aggiornato chiedendo al tecnico competente di compilare le relative schede dopo ogni nuovo intervento di manutenzione ordinaria (es. verifiche e controlli periodici) o straordinaria (es. riparazioni o sostituzioni in seguito a guasti).
Compilare e detenere il libretto di impianto è un obbligo di legge.

Tutto sull'installazione

È opportuno che ogni altra operazione di montaggio o posa in opera (UNI 10683) venga preceduta da una verifica di compatibilità dell’impianto da parte di personale esperto.
Si dovranno tenere in conto eventuali limitazioni disposte da regolamenti amministrativi locali, prescrizioni particolari o convenzionali derivanti da regolamento di condominio, servitù o leggi o atti amministrativi.
Prima di effettuare l'installazione, è necessario che l'installatore controlli che non vi siano differenze tra quanto riportato nell’ eventuale progetto e l'esistente.
In particolare deve essere verificata l’idoneità:

  • dei locali d’ installazione, del sistema di evacuazione dei fumi, delle prese d’aria esterna;
  • l’ubicazione dell’apparecchio nel locale d’installazione, tenendo conto delle esigenze di accesso per la manutenzione, afflusso dell’aria comburente ed evacuazione dei prodotti della combustione;
  • la destinazione d’uso del locale di installazione;
  • la presenza nei locali di installazione ed in quelli adiacenti e comunicanti di apparecchi già installati, anche con combustibili diversi, con particolare riferimento alle installazioni non ammesse;
  • la collocazione dell’apparecchio deve consentire che la carica del combustibile e la pulizia delle ceneri di combustione avvengano in sicurezza.

Il D.M. 22 gennaio n°37 all’articolo 8 stabilisce chi è il soggetto preposto all’ Installazione e manutenzione straordinaria degli impianti che recita:
Obblighi del committente o del proprietario
Comma 1. Il committente è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione straordinaria degli impianti indicati all'articolo 1, comma 2, ad imprese abilitate ai sensi dell'articolo 3.
L’installazione dunque deve essere effettuata esclusivamente da un tecnico abilitato in modo il committente possa utilizzare un impianto conforme alla regola dell’arte e nel rispetto normative vigenti e delle indicazioni del produttore.
Inoltre, l’installazione da parte del tecnico è essenziale per godere della garanzia, di eventuali incentivi fiscali; il tecnico inoltre è tenuto a rilasciare la Dichiarazione di Conformità ed il Libretto d’Impianto.

In linea di principio, ai fini della sicurezza, la norma tecnica UNI 10683 prescrive che per installazioni non stagne sia prevista la ventilazione del locale di installazione.
Le aperture di ventilazione (presa d’aria esterna) dovranno avere caratteristiche e sezione come da indicazione del costruttore.
La presa d’aria ha la funzione fa affluire l’ossigeno necessario per una corretta combustione e per mantenere la pressione che garantisca il perfetto tiraggio lungo la canna fumaria.
Oggi la maggior parte dei focolari sono ermetici (stagni) e dunque sono progettati per poter prelevare l’aria comburente direttamente dall’esterno; in questi casi se si prevede l’installazione stagna la presa d’aria esterna nel locale non è necessaria.

No. È obbligatorio e previsto dalla Normativa UNI 10683 che ogni generatore di calore a biomassa sia collegato a un adeguato sistema di evacuazione dei prodotti della combustione che assicuri un’adeguata dispersione in atmosfera dei prodotti della combustione.

No. Lo scarico fumi deve avvenire a tetto. È vietato lo scarico diretto a parete o verso spazi chiusi anche a cielo libero (UNI 10683).
L’installazione a parete senza canna fumaria compromette la sicurezza di persone, animali e cose.

Sì, è possibile ma solo in caso di installazioni stagne o di apparecchi a focolare chiuso con prelievo canalizzato dell’aria comburente dall’esterno.

Sì, purché i regolamenti di condominio lo consentano, sia possibile rispettare le indicazioni nel libretto d’installazione uso e manutenzione e siano soddisfatte le condizioni previste dalla norma tecnica di riferimento UNI 10683.

Sì, se il prodotto è ermetico ed installato in modo stagno.

Utilizzo dei prodotti e dei combustibili

La combustione è buona se:

  • le ceneri sono di colore grigio o bianco;
  • c'è poca fuliggine nella canna fumaria e nel focolare;
  • il consumo di combustibile è contenuto;
  • dal camino non escono fumi visibili.

Invece, una cattiva combustione è caratterizzata da:

  • emissione di fumi molto densi;
  • fumo di colore giallo o grigio scuro;
  • odore sgradevole, dovuto a sostanze inquinanti;
  • cenere molto scura;
  • imboccatura nera del comignolo;
  • elevato consumo di combustibile.

Le specie legnose migliori per uso come legna da ardere sono i legni duri, ovvero il legname che si ottiene dai boschi di quercia (cerro, leccio, roverella), i più pregiati insieme al legname di faggio, carpino nero e robinia che sviluppano una fiamma sostenuta e persistente.
Sconsigliamo l’utilizzo dei legni teneri, come quelli derivati dal pioppo, dal salice, dalla betulla, dall’ontano e da tutte le conifere (abete bianco, abete rosso, pino cembro, pino nero, larice, ecc.). Le conifere sono ricche di resina, motivo per cui bruciano più velocemente, emettono molte scintille e a parità di potenza avremmo maggiori consumi e la necessità di una maggior frequenza di pulizia dell’impianto.

Il piano fuoco deve essere libero da cenere in eccesso; i registri aria primaria e secondaria aperti al massimo.
Prepara 3-4 ceppi di legna lunghi 20cm e con larghezza e spessore di 5cm da porre sulla base del focolare e 6-8 ceppi lunghi 15cm e con larghezza e spessore di 2cm da porre “a castello” sui ceppi più grandi. Stratifica i ciocchi perpendicolarmente e a una certa distanza l’uno dall’altro. Poni l’accenditore al centro del castello in corrispondenza del penultimo piano di legna, poi accendi con il fiammifero.
Lascia che il fuoco si sviluppi. Quando le fiamme si saranno smorzate e avranno formato un letto di braci, carica altra legna e regola il registro fumi o dell’aria comburente come indicato nel manuale prodotto.
Non usare mai acceleranti come benzina, kerosene, alcool, o altri liquidi simili.

La legna dovrà essere già tagliata in pezzi adeguati al focolare che la deve ricevere. Occorre tener presente che anche le dimensioni del taglio hanno la loro importanza a seconda della fase di combustione in cui ci troviamo.
È fondamentale scegliere un ambiente ventilato e privo di umidità: l’ideale può essere una tettoia o un ricovero esterno ventilato e riparato.
È preferibile posizionare la legna all’aperto, a sud dell’abitazione perché l’esposizione al sole favorisce l’essicazione.
La legna da ardere va posizionata in maniera che la catasta sia ben stabile affinché non rappresenti MAI pericolo per le persone o gli animali che passano nei suoi pressi e potrebbero toccarla o urtarla.
Non appoggiare la legna direttamente sul pavimento o sul terreno, ma appoggiarla su un bancale di legno o su vecchie travi per ottenere una migliore stagionatura e un maggior passaggio d’aria.

Consigliamo legna ben stagionata e secca, con umidità inferiore al 20%. Generalmente, la legna appena tagliata ha un contenuto di umidità attorno al 65% e per questo è consigliato lasciarla riposare e non utilizzarla appena tagliata. La legna da ardere migliore si ottiene facendola asciugare in un luogo riparato dalle precipitazioni atmosferiche ma ben arieggiato, almeno 1 anno dopo il taglio. Bruciare legna troppo umida aumenta il consumo di combustibile e diminuisce il rendimento, non garantisce il normale funzionamento dell’apparecchio, sporca molto il vetro e incrosta le pareti della camera di combustione e dell’impianto di scarico fumi.

La stufa non riscalda bene e consuma più pellet del necessario per raggiungere la temperatura impostata. Inoltre, il generatore e il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione si sporcano in fretta e quindi richiedono una pulizia più frequente. I componenti subiscono maggiore usura e un precoce decadimento.

L’elemento che può rassicurare il consumatore sulla qualità del pellet è la certificazione. ENplus è la certificazione di riferimento a livello internazionale e il pellet ENplus è l’unico controllato lungo tutta la filiera, dalla materia prima fino alla consegna al consumatore finale. Grazie a un sistema trasparente e rigoroso, il pellet ENplus è prodotto con la stessa qualità (chimica, fisica ed energetica) in tutti i paesi.

Il pellet viene venduto in sacchi di plastica termosaldata. È fondamentale riporre i sacchetti in un ambiente ventilato, asciutto, privo di muffe o eccessiva umidità, riparato dagli agenti atmosferici. Non riporre i sacchi di pellet direttamente a terra (usa dei bancali di legno per il rialzo) o in appoggio al muro (lascia un paio di centimetri d’aria). Uno stoccaggio improprio del pellet renderà il prodotto inutilizzabile perché tenderà a sfaldarsi e a perdere le sue proprietà e caratteristiche di qualità.

Informazioni per chi è già cliente

È normale che nelle prime ore di funzionamento del apparecchio vengano rilasciati in ambiente degli odori dovuti all’evaporazione di grassi o liquidi oleosi utilizzati nella nelle fasi di fabbricazione e presenti nella vernice. È un fenomeno che diminuisce progressivamente con l’utilizzo dell’apparecchio fino a scomparire definitivamente dopo le prime accensioni.
In questa fase è opportuno arieggiare bene il locale e limitare la permanenza all’interno dell’ambiente.

Accessori e ricambi Superior sono reperibili presso i nostri rivenditori o tramite la nostra rete di Centri Assistenza tecnica autorizzati.

Diversi sono i motivi che potrebbero concorrere a far percepire una insoddisfazione dal punto di vista termico.
In via primaria potrebbe essere stata fatta una errata valutazione del fabbisogno termico dell’ambiente. La potenza termica nominale del generatore è sufficiente a soddisfare le nostre necessità di riscaldamento? Il volume da riscaldare potrebbe essere troppo grande per le capacità di riscaldamento del prodotto.
L’ambiente potrebbe essere poco isolato o avere importanti dispersioni.
La collocazione fisica del generatore all’interno dell’ambiente potrebbe penalizzare la diffusione del calore ed il suo riscaldamento.
Altri motivi vanno ricercati nella qualità del combustibile, dalla sua stagionatura e conservazione, dal tenore di umidità.
Vanno infine verificate le modalità d’uso del prodotto e non va sottovalutata una periodica ed accurata manutenzione.
Una consulenza da parte di un tecnico abilitato ed esperto possono determinare esattamente la causa.

La ruggine può formarsi in caso di eccessiva umidità presente in atmosfera (si ricorda che la camera di combustione è in collegamento con l’ambiente esterno attraverso il condotto fumi) o di un prolungato periodo di inutilizzo.
L’ossidazione della superficie delle pareti del focolare in ghisa o/e in acciaio è fenomeno naturale che non compromette l’efficienza e la durata del prodotto e non va interpretata come difetto.
La ruggine può essere facilmente rimossa con carta abrasiva fine o con una spazzola d’acciaio; dopo la carteggiatura può essere applicato un leggero strato di apposita vernice spray protettiva.
Questa è un’operazione che viene normalmente fatta dal tecnico autorizzato del Gruppo Piazzetta durante la periodica manutenzione straordinaria.

Se si utilizza un aspirapolvere per le attività di pulizia del focolare è molto probabile vengano disperse in ambiente polveri sottili che i filtri di un normale aspirapolvere non riescono a trattenete. Si raccomanda di utilizzare prodotti idonei allo scopo: aspiracenere.
Anche in caso di abituale uso dell’aspiracenere è importante controllare che non vi siano delle perdite: consigliamo di verificare lo stato dei filtri e la tenuta ermetica dei componenti.

È normale che con un prolungato tempo di utilizzo il vetro si annerisca. Fumo e fuliggine vanno periodicamente rimossi.
Se il fenomeno fosse accentuato è necessario verificare anche la qualità del combustibile utilizzato, l’integrità delle guarnizioni presenti sulla porta e sul vetro, lo stato di pulizia della camera di combustione e dei condotti fumi.

Con l’app MySuperior puoi gestire comodamente la tua stufa a pellet, programmando accensioni anche da remoto.

Tutto sulla manutenzione

Per la pulizia del focolare è necessario seguire le illustrazioni presenti nel libretto d’istruzioni.

Spruzza lo sgrassatore sul panno e passa il vetro, facendo attenzione a non passare sopra le altre parti della stufa. In alternativa, senza utilizzare alcun prodotto, puoi intingere il panno nella cenere e passarlo sul vetro.

Dipende dallo stato di usura. I Centri Assistenza verificano le guarnizioni con le manutenzioni straordinarie, e se necessario le sostituiscono. Di solito, si sostituisce quando inizia a deteriorarsi: dei segnali possono essere un aumento del consumo di combustibile e una fiamma tendenzialmente irregolare.

La canna fumaria, tecnicamente definita “Sistema di evacuazione dei prodotti della combustione” (SEPC), è il sistema appositamente predisposto per espellere all’esterno dell’abitazione i fumi della combustione.
Il SEPC deve essere dimensionato secondo UNI EN 13384-1, tenendo in considerazione le prescrizioni del fabbricante dell’apparecchio.
L’evacuazione dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto. È vietato lo scarico diretto a parete o in cavedi o verso spazi chiusi anche a cielo libero.
I componenti dei sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione devono essere idonei alle specifiche condizioni di funzionamento e in conformità alle norme di prodotto pertinenti.
Il sistema di evacuazione dei prodotti della combustione deve essere installato secondo le prescrizioni dei fabbricanti in relazione ad ognuno dei suoi componenti.

La pulizia della canna fumaria rientra nelle attività di manutenzione straordinaria. Per i prodotti Superior, la frequenza è annuale, salvo indicazioni diverse da parte del vostro installatore, indicate nel libretto d’impianto.
Qualora utilizzaste la stufa per molte ore, può essere che sia necessaria una manutenzione straordinaria anticipata.

Molti siti raccomandano di fare la manutenzione straordinaria in estate o prima di tornare a scaldarsi in autunno. In realtà, il periodo in cui scegliete di fare la manutenzione non influenza il corretto funzionamento del prodotto: l’importante è che l’attività venga svolta entro l’anno o entro il periodo indicato dall’installatore.
Noi vi consigliamo di contattare sin da subito il vostro tecnico di fiducia e di fissare l’appuntamento per la manutenzione straordinaria: primavera, estate, autunno o inverno, ogni stagione è buona per fare una revisione alla tua stufa.

Possiamo definire la manutenzione straordinaria di stufe e caminetti e del loro impianto come la revisione dell’auto, un controllo totale di ogni componente del vostro impianto di riscaldamento per assicurare un funzionamento ottimale e sicuro. È obbligatoria per legge e contribuisce a mantenere in efficienza il prodotto, a ridurre i consumi, a rispettare l’ambiente, a prolungare la vita dell’apparecchio e a garantirne l’uso in sicurezza.

Tutto sull'app MySuperior

Guardando questo video ti guidiamo passaggio doppio passaggio alla corretta registrazione della tua stufa sull’app MySuperior: https://youtu.be/Jj4P-kTjahw

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